Tecno-entusiasmi e Tecno-fobie
È sorprendente notare come di fronte all'innovazione tecnologica si assista a due atteggiamenti opposti e complementari: ci sono i, quelli che si entusiasmano sulle nuove possibilità offerte dalla teconologia e quelli che invece ne sono spaventati, preferendo ignorarne gli effetti, proiettandono sulla tecnologia tutte le paure, le incertezze della propria 'posizione' nel mondo e nella società. I tecno-entusiasti si eccitano di fronte ad un nuovo
gadget, a un nuovo software, ad una nuova modalità di comunicazione. Confondono gli strumenti con i fini.
Saper scrivere e usare Microsoft Word sono la stessa cosa. Guardano al futuro con gli occhiali della Visa (vi ricordate lo spot?) dimenticando a casa il portafoglio con gli spiccioli. I tecno-fobi all'inverso, si tengono strette le loro certezze
atomiche pensando che 'resistere' sia il miglior modo per superare
il mostro che divora certezze,
status, professionalità acquisite. A questo punto risulta chiaro che l'atteggiamento giusto sia nel 'mezzo'. Contrapporre un sano
tecno-realismo che accetti le novità senza scossoni bruschi e senza capestri digitali da esporre, freddando le strampalate visioni di un mondo liberato dall'incombenze della realtà off-line. Se la soluzione
realista sembra banale nella sua semplicità vi affidiamo queste due riflessioni corollarie: cresce una generazione nata dentro la 'matrice' tecnologica, culturamente estranea alle
riserve speciose delle generazione
pre-matrix. Ai tecno-entusiasti invece va ricordato che senza un movimento per una
tecnologia antropocentrica non si migliora. L'ultima innovazione iper-tecnologica non sarà altro che l'ennesimo
gadget elettronico, usato poco e male buono solo per stupire amici e allievi.