1.5.04
Approdo
(...) The skipper remarked to me the other day, 'There are things you find nothing about in books.' I think that he got out of it very well for such a stupid man.
Questo blog chiude. Centocinquanta post per un anno di lavoro. Su cose futili e cose importanti. Ai margini della cosidetta blogsfera. Un Diario con pochi, ma affezionati, lettori.
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29.4.04
Contributo per la pace tra i popoli
I Rettori di università israeliane e palestinesi s’incontrano per la prima volta intorno ad un tavolo per siglare un accordo di cooperazione scientifica
HOME PAGE-->EVENTI
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28.4.04
A proposito della regola dei tre link
Una prescrizione - vecchia quanto il web - prevede che per raggiungere qualunque sezione del sito non si debba cliccare più di tre volte. Adottare questo criterio ha conseguenze dirette sull'architettura del sito e sulla sua profondità. L'applicazione della regola deve essere usata in modo intelligente. Alcuni progettisti più realisti del re inzeppano la propria pagina di links...il sito risulterà poco profondo...e molto confuso. C'è anche chi, orgoglioso di conoscere le regolette del buon webdesigner, costruisce siti con menu a tendina lunghissimi...che aprono menu lunghissimi...che aprono menu ecc. ecc. - tanto c'è Flash e/o qualche script sgraffignato sulla rete a risolvere il problema.
Costruire architetture funzionanti è un compito difficile...tanto più difficile perchè costituisce quella zona grigia che sovrappone il grafico/progettista con l'esperto del contenuto. Una zona franca dove le competenze si alleano o si scontrano; dall' alleanza si costruiscono siti che funzionano mentre dallo scontro...mbe'...gli esempi non mancano...
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27.4.04
Due siti degli studenti di comunicazione...
Scienze della Comunicazione è una facoltà molto vivace. Non potrebbe essere altrimenti per una 'fabbrica' di futuri ...comunicatori.
Il sito della facoltà segnala anche due siti autogestiti dagli studenti:
Niente da dire...i siti sono molto curati e ricchi di contenuti...
Eppure...mi pare...che questi siti presentino una verbosità un po' eccessiva... Queste iniziative non prefigurano un modo diverso di comunicare via internet. In mezzo a centinaia di parole scritte mi pare quasi quasi, di veder riaffiorare il vecchio ciclostile.
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26.4.04
Il mondo è bello perché è vario...
Esistono le Facoltà, i Dipartimenti, i Centri di Ricerca, gli Istituti, i Corsi...e gli Istituti dipartimentalizzati.
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25.4.04
Anche Bologna ha il suo canale per il personale universitario
Il successo di un'università è merito anche del suo personale. Per questo l'Ateneo punta sui propri dipendenti e sul loro arricchimento professionale.
Con questo ammiccante , e un po' lezioso, occhiello si viene introdotti nella pagine del nuovo canale, con tutti i servizi e le informazioni per il personale dell'Ateneo di Bologna. Le pagine sono, come al solito, molto chiare e esplicative. Organizzate a "liste", contengono informazioni varie: dalle coperture assicurative alle procedure per le elezioni dei componenti delle commissioni per le procedure di valutazione comparativa.
La Sapienza ha da tempo...il proprio "portale dei servizi del personale" (Posta&Servizi) (come vedete, anche noi non indugiamo in immaginifiche definizioni) A differenza dei colleghi di unibo abbiamo pensato ad una vera struttura di portale aziendale (corporate portal), ma la sostanza non cambia: la comunicazione interna è una componente fondamentale del lavoro del personale universitario.
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24.4.04
UniElearning: Osservatorio sull'e-learning nelle Università italiane
L'"Osservatorio sull'e-learning" ha l'obiettivo di tracciare una mappatura a livello di ateneo delle esperienze didattiche legate all'uso di ICT, monitorando sistematicamente le attività di formazione on line messe in atto dalle università italiane.
CRUI: L'Osservatorio
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23.4.04
Forse non tutti sanno che...
Vi sembra possibile che in una grande città come Roma sia possibile dialogare con il suo Sindaco e con il delegato del Sindaco per i Rapporti con le Istituzioni Universitarie ?
Ebbene sì. È possibile. Il sito informagiovani ha messo su un forum per questo.
A proposito...
Il Forum è raggiungibile anche dal sito de La Sapienza:
HOME PAGE-->STUDENTI-->[banner] l'università e la città di Roma
www.uniroma1.it/studenti/roma.htm
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22.4.04
A Bologna c'è un Corso di Scienze di Internet
La 'denominazione' mi ha fatto un po' sorridere...probabilmente ho una concezione della Rete troppo 'olistica' per immaginare un Corso universitario. Insomma è come immaginare un corso di Scienze della Realtà oppure un corso di Studi sull'Universo.
Sono in errore. Basta dare un'occhiata al corso per rendersi conto che le materie insegnate sono estremamente interessanti e 'centrate' sulle professionalità richieste dalla Rete. Tanto interessanti da autorizzare 'i maligni' a pensare che la mia è solo invidia per i futuri colleghi che si laureranno in "Scienze di Internet" :-)
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21.4.04
Natale di Roma
Ecco il nostro (piccolo) contributo alla città di Roma per il suo 2757° compleanno 
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20.4.04
Pagina delle Facoltà: critiche
Qualcuno ha criticato la pagina di elenco delle facoltà del nostro portale. Le 'miniature' delle pagine web dei singoli siti creano un effetto di confusione...non tutti i siti rinviano correttamente alla Home Page dell'università, l'effetto complessivo è poco elegante...e sicuramente non omogeneo. È vero.
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19.4.04
Sottile contraddizione
Webdesigner di una prestigiosa web agency:
Il nostro primo interesse è quello di venire incontro all'utente (...), bla bla [direttiva Stanca] bla bla [validazione AA] bla bla [siti usabili] bla bla [pochi link per raggiungere la pagina] bla bla... questi [proiezione di immagini di un sacco di siti multicolori] sono i nostri progetti, realizzati in Flash...rispettando le norme di usabilità dell'applicazione ....
Domanda di un 'cliente'
...e se l'utente non ha FLASH?
Webdesigner di una prestigiosa web agency:
embe'?...se lo scarica....
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18.4.04
Il dibattito sull'elezione del Rettore
Forse dovrei seguire con più attenzione il dibattito aperto sulle future elezioni del Rettore de La Sapienza. Il fatto è che sono troppo 'preso' dal mio ruolo "istituzionale". Una particolare deformazione professionale mi porta ad osservare e criticare gli strumenti e le forme scelte dalla comunità universitaria, piuttosto che fare attenzione al merito delle cose che si dicono.
A questo proposito, segnalo l'uso consistente della mailing list d'ateneo da parte di 'gruppi' e di 'singoli' docenti. Non sono sicurissimo dell'efficacia di questo strumento. C'è il rischio di 'saturare' l'attenzione dei futuri elettori.
Segnalo pure un fenomeno positivo. Stanno nascendo dei siti web dedicati all'argomento 'elezioni del rettore'. Non credo che esistano 'precedenti' nell'università italiana.
Segnalazioni
Gianni Orlandi per "La Sapienza" www.gianniorlandi.it
Progetto di rilancio "La Sapienza" Minerva2004
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15.4.04
Intranet: punto di vista interessante
Giacomo Mason cura un blog molto interessante sulle questioni legate allo sviluppo delle intranet aziendali.
La intranet è un oggetto consultato quotidianamente, spesso più volte al giorno. Questo significa che le persone imparano abbastanza presto come usarla, qual è la sua struttura profonda, dove risiedono le informazioni che più interessano loro, quali “scorciatoie” prendere
Leggi il post
IntranetManagement - Il blog dedicato alla gestione delle intranet aziendali (by Giacomo Mason)
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14.4.04
Il principio di carità
Ho scoperto che la tendenza del destinatario di una comunicazione a dare 'un senso ' anche alle cose che apparentemente non ne hanno ha un nome: si chiama 'principio di carità'.
Fra tutte le interpretazioni possibili di quello che un altro dice, scegli quella che massimizza la verità di quello che dice , ossia che fa sì che un numero massimo possibile di cose fra quelle che lui dice siano vere
CANTONI L., DI BLAS N., BOLCHINI D. comunicazione, qualità, usabilità Apogeo, 2003 p.82 nota 1
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9.4.04
L'errore di Carla
Carla ci descrive le peripezie informatiche che ha dovuto sostenere per iscriversi presso due diverse università italiane.
Non le dico i giri che ho fatto e le persone che ho disturbato per cercare l'errore (...) nervosa per la mia incapacita' con il computer(...)
Ho voluto segnalare questa simpatica corrispondenza perchè è sintomatica di un atteggiamento: da una parte ci si sente 'in difetto' di conoscenza (non sono capace a usare il computer) e dall'altra ci si sente ostacolati da una burocrazia informatica ostile e complicata...
Non crede che ci debba essere anche un alternativa a tutto cio'? La carta la penna andranno in estinzione ma non
e' giusto!
Carla, sbagli. L'alternativa non è 'tornare indietro'... ma progettare sistemi 'facili e usabili'. Andare avanti, quindi. La 'carta e la penna' sono diventate 'interfacce' semplici e alla portata di tutti dopo secoli di innnovazione tecnologica, miglioramenti successivi e alfabetizzazione. La stessa cosa deve succedere per l'informatica. Il problema è che il mondo va un po' di fretta...e i risultati devono essere raggiunti un po' prima.
Auguri a Carla e a tutte le persone che lavorano per risolvere i suoi problemi
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7.4.04
Cosa buona e giusta
Restyling del sito del Ministero degli Affari Esteri
Hanno tolto i frame
Il 27 gennaio scrivevo al mio 'omologo': Caro Collega,
(...) Purtroppo l'uso dei frame mi impedisce di collegare correttamente la pagina.
Devo Collegarmi alla pagina 'interna', perdendo cosi' preziosi riferimenti
del tuo sito...inoltre utenti non espertissimi hanno difficolta' a mettere
tra i "preferiti" le pagine interessanti E' possibile rimediare?
Hanno rimediato! (sono così contento che quasi quasi gli perdono di non avermi risposto :-))
Però...>:-|
Tutti i nostri collegamenti con le pagine degli Esteri (e sono numerosi!) sono interrotti (errore 404). Neanche uno straccio di giustificazione ("la pagina è stata rimossa...")
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6.4.04
Storia d'Amore
Ricevo una mail da xxxxx.yyyy@uniroma1.it (non posso - naturalmente - rilevare il nome e cognome). L'oggetto è I love you! e nel corpo del messaggio c'è scritto: "your big love, ;-)"
C'è anche un intrigante allegato letter43.zip
Chi puo' dire che non sia l'inizio di una storia d'amore?
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27.3.04
Visioni 'sindacali' delle tecnologie informatiche...
Un po' di tempo fa lessi una dichiarazione di un sindacato universitario preoccupato dalla possibilità che le tecnologie informatiche potessero eliminare le code agli sportelli: "Che ne sarà dei lavoratori impegnati agli sportelli?". Chiarisco. Un sindacato legato alla propria 'categoria' (una volta, in modo forse troppo dispregiativo, si diceva corporativo) non ha il dovere di avere una visone sociale e complessiva della propria azione. Difende l'esistente, cercando di migliorarlo (bene o male lo giudicano i suoi iscritti e i lavoratori 'rappresentati'). Eppure non capisco proprio perchè l'obiettivo (l'utopia?, la vision?, slogan? - scegliete voi) della fine delle code agli sportelli non debba essere fatto proprio da tutti. Quale persona di buon senso può difendere il vetro-divisorio che barrica/difende il collega da una folla di persone? Un 'rappresentante dei lavoratori' dovrebbe rivendicare il diritto/dovere dei lavoratori ad avere un rapporto umano con gli utenti. Non bisogna essere dei visionari per capire che la tecnologia ha già adesso migliorato le condizioni della burocrazia. Se ben congegnato e 'negoziato' con le 'parti' interessate, un miglioramento del rapporto dei cittadini con lo Stato e le sue regole comprende un miglioramento delle condizioni dei lavoratori chiamati a 'governare' questo rapporto. La mia personale idea dell'eliminazione delle file agli sportelli non significa l'improvvisa scomparsa della catena di montaggio-sportello con la conseguente messa in mobilità di decine di lavoratori...sostituiti da un robot casalingo collegato al mainframe statale. Sciocchezza. Quello che cambierà e il rapporto tra cittadino-utente e cittadino-impiegato. Togliamo gli sportelli e sostituiamoli con scrivanie e sedie (comode) dove gli utenti potranno approfondire, chiedere spiegazioni..senza sentire un altro utente che pigia da dietro...togliere un collega da uno sportello significa elevare la sua professionalità, renderlo partecipe dell'intero processo amministrativo. Volete monetizzare questa professionalità? Compito del sindacato. Mi pare. Quello che stupisce è il silenzio dei sindacati cosidetti 'confederali'. Migliorare le condizioni dei lavoratori e dei lavoratori-utenti, semplificare la burocrazia, dovrebbe essere un loro imperativo...o no?
Magari mi sbaglio:
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26.3.04
Citazione
Voi gridavate cose orrende e violentissime e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne.
Nanni Moretti. Dal film Caro diario (1993)
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25.3.04
Richiesta di link
Mi ero dimenticato la frustrazione nel chiedere, ad un presuntuoso webmaster, l'inserimento di un link L'attesa spasmodica per inserire un codice stupido stupido (<a href="http://www......">Dipartimento ...</a>) è veramente irritante!
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24.3.04
L'uovo di Landucci
Il portale Virgilio ha cambiato la home page L'utilizzo di una forma a 'uovo' ha scatenato un dibattito sul web. Il webdesigner Nicola Landucci ha diffuso un mini-ebook che ha il merito di 'scuotere' il panorama del webdesign. L'autore se la prende (tra gli altri) con i 'piastrellisti'...cioè con coloro che progettano pagine web uguali a tabelle: Gli elementi grafici preferiti (e guai se mancano!) di questa tipologia di designers, sono i box e tutto ciò che serve per racchiudere e soffocare i contenuti in rigide e fredde gabbie grafiche. Siccome ci sentiamo un po' piastrellisti...
Polemiche
Prima l'uovo o la gallina?
L'idea dell'uovo non è nuovissima... http://www.webegg.it
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21.3.04
Il tour virtuale dell'Università Bocconi
Il sito di Macromedia propone una galleria di progetti in Flash. Tra i tanti siti web, segnala il tour virtuale delle strutture del campus universitario della Bocconi. Vale la pena dargli un'occhiata (sopratutto se dotati di una connessione a banda larga).
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20.3.04
Polvere di marmo
Il David era quasi finito. Soderini (il gonfaloniere di Firenze) entrò nello studio e guardò l'opera. Atteggiandosi a grande conoscitore giudicò che il naso fosse troppo grande. Michelangelo non si scompose. Prese lo scalpello e, di nascosto, un pugno di polvere di marmo. Si arrampicò sull'impalcatura e cominciò a battere lentamente la parte...tic, tic, tic... facendo cadere la polvere dalla mano. Invitò Soderini a giudicare la 'correzione'. Egli guardò con occhio esperto il volto di David e esclamò: "Ora mi piace!".
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19.3.04
Trovare, Leggere, Capire
Tre sono le azioni, i verbi della pubblicazione sul web: trovare, leggere, capire.
1. Trovare
La difficoltà maggiore nella pubblicazione sul web è fare in modo che le persone riescano a trovare facilmente (in modo naturale) le informazioni che cercano. Dare una giusta gerarchia alle notizie, riuscire a resistere alle pressioni (legittime) di chi ritiene di essere troppo nascosto, fare in modo che ci sia coerenza e pertinenza nelle sezioni del sito, riuscire al inserire 'etichette' coerenti con la pagina 'linkata', governare la tentazione di accumulare collegamenti nella stessa pagina, non affidarsi solo alla naturale pigrizia (con punte di masochismo) dell'utente che si incolpa (ingiustamente) di non essere capace di trovare quello che gli serve.
2. Leggere
Una volta trovata l'informazione, bisogna leggerla. I testi devono essere concisi, pertinenti, ordinati. Una regola che vale (o dovrebbe valere) per ogni testo prodotto dalla burocrazia. Una regola tanto banale quanto (spesso) disattesa. Sul web bisogna anche considerare che la comprensibilità del testo deve essere 'aiutata' da elementi visuali (titoli, sottotitoli, box, colori) che in nessun caso vorremo vedere (o consigliare) nella normale produzione di documenti su carta. Come al solito è una questione di equilibrio (e di buon senso). Scaricare una circolare su una pagina HTML è mortale...La situazione non migliora se ci facciamo prendere la mano da boxettini, linee tratteggiate, icone, punti luminosi... Evitiamo (magari per timore o incompetenza) di destrutturare il testo. Non siamo capaci di fare quello che i colleghi allo sportello fanno quotidianamente: tradurre in modo semplice e colloquiale il testo e la procedura da seguire. Prudentemente, si procede al Taglia&Incolla. Solo che il Taglia taglia poco (tanto) e l'Incolla incolla tanto (o poco)...una tragedia :-)
3. Capire
Conseguenza ovvia del trovare e del leggere e... capire. Centinaia di megabit di informazioni assorbite durante la giornata (radio, tv, giornali, chiacchiere, libri, lezioni, pagine web); quanto aumenta la nostra conoscenza del mondo?. Tutti noi conosciamo la frustrazione (che sul web è frequentissima) che segue la lettura di una informazione importante. Semplicemente non capiamo. Rimaniamo più confusi di prima. Aumentiamo i nostri dubbi e le nostre perplessità, derubrichiamo immediatamente l'importanza del web ristabilendo la superiorità del contatto a voce (il telefono) o di faccia (lo sportello). È la sconfitta dell'on-line.
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16.3.04
Il prof. Magris sull'università
(...)Tuttavia anche l’informatica - come la letteratura, la chimica e qualsiasi materia - se usata male può diventare anticultura, spesso spocchiosa. Una collega mi raccontava che uno studente, in un biglietto, le aveva scritto «grazzie» e, alle sue rampogne, aveva risposto che non aveva importanza perché, se l’avesse scritto non a mano ma come di consueto al computer, questo avrebbe provveduto a correggerlo. L’utilissima possibilità di inviare sms, mi ha detto un altro collega, induce alcuni studenti a chiedere, per tale via istantanea, il giorno prima dell’esame quali libri è opportuno leggere per l’esame stesso, libri il cui elenco è affisso in bacheca.
L'articolo
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11.3.04
La funzione stampa
Praticamenti tutti i siti presentano una funzione di stampa. Questa funzione reindirizza ad una pagina html sgombra di elementi grafici e impaginata per essere stampata correttamente su un formato A4 (un foglio 210x297 mm). Nel nostro sito non esiste questa funzione. Cercheremo di spiegare perchè:
In primo luogo è un nostro punto d'onore riuscire a dimensionare l'informazione pubblicata in modo corretto. Stampando la pagina in verticale, apparirà il testo scritto in modo corretto, mentre il menu (a destra) verrà stroncato in quanto non utile ai fini della lettura su carta. In secondo luogo...costringiamo i nostri autori a scrivere per lo schermo. In modo un po' brutale (ma altamente pedagogico) cerchiamo di dimostrare che il web non è fatto per le letture burocraticamente impegnate ...Per le pubblicazioni ufficiali (bandi, circolari, regolamenti ecc.) utilizziamo il PDF, un formato diffuso, multipiattaforma e sopratutto fedele ai rigidi 'protocolli' amministrativi. Credo che questo standard (pagina web per le informazioni leggere e PDF per le comunicazioni ufficiali) sia ormai acquisito (non cercate le eccezioni...ne troverete... naturalmente). Forse, forse...potremmo cominciare a esumare l'iconcina stampa...
Links
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5.3.04
Il foglio di papiro
Avevo appena chiuso il post sullo scrolling che ecco mi viene in soccorso una citazione: (...) come ricorda Bolter (...), l'azione di scrolling (...) ricorda lo srotolamento del foglio di papiro in uso prima che, fra il II e il III secolo d.C., si affermasse il codex, cioè il supporto di scrittura più simile al libro che oggi conosciamo.
Note
COSENZA Giovanni, Semiotica dei nuovi media Laterza, Roma-Bari 2004. n.10 p. 85
BOLTER, J.D. Writing Space, the Computer, Hypertext, and the History of Writing, Erlbaum, Hillsdale-London (trad. it., Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesti e storia della scrittura, Vita e Pensiero, Milano 1993)
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2.3.04
Ode allo scrolling verticale
Assolutamente da evitare pagine troppo lunghe che costringono l'utente a 'scrollare' la pagina Questa è una delle tante prescrizioni che si leggono nei vari manuali. Non sono d'accordo. Una pagina ben fatta può tranquillamente estendersi nella sua lunghezza...tutto dipende dall'eleganza con cui i vari contenuti vengono distribuiti. Naturalmente vige la 'regola' della piega del giornale (cioè i contenuti più importanti devono essere in cima)...ma perchè non lasciare al navigatore la 'gioia' di scoprire i contenuti meno importanti? Quest'ansia dell'accorpamento verticale dei contenuti provoca anche dei casi di 'concentrazione' abnorme, un inguacchio iperconcentrato di titoli...foto ...link..., con l'aggravante che una pagina a 800x600 diventerà un francobollino a risoluzioni superiori. Se sono tollerante nei confronti delle barre verticali...trovo invece assolutamente orribile e da evitare lo scrolling orizzontale...spesso il risultato di una progettazione facilona e approssimativa.
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1.3.04
Teoria generale: forse è troppo presto
La letteratura scientifica sui nuovi media e sull'Internet è molto ampia. Numerosi saggi, manuali, articoli e riviste invadono gli scaffali delle librerie. Alcuni libri sono molto interessanti, altri meno. Trascurando i testi meramente tecnici o modaioli ("come fare un blog senza essere licenziati", "Va dove ti porta la chat", "Cuccare con un MMS"), la maggior parte dei testi prendono in esame singoli aspetti della comunicazione elettronica: Semiotica, Grafica, Webdesign, Web Wring, Usability ecc. ecc. Ci sono anche tentativi lodevoli di approfondimento filosofico, sociologico, psicologico. In questo scenario interessante di vivacità teorica, qualcuno tenta anche un'operazione ambiziosa: elaborare una sorta di Teoria Generale della Comunicazione in Rete capace di sincretizzare le varie discipline, una specie di filosofia profonda capace di spiegare lo scibile digitale. Magari non era nell'intenzione degli autori (Cinzia Ligas e Fausto Crepaldi) di Net Semiology. Comunicare in modo efficace su Internet ed. HOPS, ma la tentazione (nostra) di attribuirgli questa ambizione è nella premessa: Ancora in tanti non hanno ben chiaro che la Net Semiology non è solo semiotica applicata al Web, ma qualcosa di diverso. È una disciplina innovativa. Se fosse solo semiotica applicata al Web non si direbbe niente di nuovo. (...) la Net Semiology, pragmaticamente, indica quali sono i codici comunicativi più adatti ad Internet e perché. p. 3 La domanda chiave è: può un fenomeno così recente (in fondo il web e l'uso 'commerciale' di Internet ha meno di 10 anni) avere un apparato teorico solido e indiscutibile? Secondo me no. Questo naturalmente non significa che non sia necessaria una riflessione teorica (anche universitaria)..ben sapendo che per molti anni a venire sarà un sano pragmatismo e una buona preparazione culturale a governare le nostre azioni
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28.2.04
Il sapore del sito
Potrebbe capitarci che qualche esperto venga a trovarci per proporci un questionario. Immagino la mia reazione di fronte a domande del tipo: Se il sito che avete in mente fosse un sapore, quale sarebbe?, Se fosse una musica?, Se fosse un colore?, Se fosse una immagine, Se fosse un odore? Naturalmente la mia stizza sarebbe ingiustificata. Anche senza conoscere le sottili implicazioni psico-cognitive, mi piacerebbe conoscere l'opinione degli utenti in profondità. Insomma...bello, brutto, funzionale, nun se trova gnente, sono categorie insufficienti a definire un giudizio. Molti utenti non sono in grado di organizzare un'informazione coerente capace di aiutarci nell'orientare e migliorare il nostro lavoro, ma tutti, proprio tutti...sarebbero in grado di associare la loro esperienza in rete evocando sensualità e percezioni emozionali.
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21.2.04
Il refuso in agguato
Più degli 'stili' multiformi, più della navigazione improbabile, più delle tecnologie 'multimediali' improprie (musica di sottofondo, animazioni multicolori)...i colleghi dovrebbero evitare i refusi...sì proprio gli errori di digitazione: "IL PROFESSORE NON POTRA' RICEVERE GLI STUDNETI"... Anche a me capita...ed è una iattura... Un erore che vanifica tutti i miei sforzi...
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19.2.04
Cerchiobottismo
Non sarà una grande battuta...ma la tentazione era troppo forte:
Home Page --> Eventi --> Gli scienziati si rivelano artisti
Un'opera esposta
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15.2.04
Ragionamenti sui lavoratori del digitale
I lavoratori del digitale condividono con gli altri lavoratori tradizionali molte cose: il 25 del mese (giorno dello stipendio), il bar (e/o la macchinetta del caffè), le conversazioni calcistiche e familiari (bambini, roma, lazio, carovita ecc. ecc.). Eppure ci sono alcune differenze che è giusto sottolineare. Anzitutto gli "informatici" sono più vicini alla dimensione ludica del lavoro. Manipolare software per lavoro è molto più divertente del manipolare fatture commerciali e pratiche burocratiche. Il termine sperimentare, giocare, sviluppare sono termini che in bocca ad un ragioniere farebbero sorridere, mentre per gli informatici sono una modalità, un approccio classico ai problemi di lavoro. Anche il tempo di lavoro è affrontato in modo diverso: in teoria, il tempo dedicato ad una procedura informatica può essere deciso soggettivamente. In pratica...possiamo decidere di dedicare 12 ore o un'ora allo sviluppo della procedura. Naturalmente il prodotto da 12 ore sara' più funzionale e riusabile e meno esente da errori (anche se non è sempre detto) dello stesso prodotto da 1 ora. Il lavoro informatico è ancora avvolto in una nube di mistero...questo ci rende più forti nei confronti delle gerarchie. Qualche tempo fa uscì un libro intitolato il terzo stato digitale, per indicare proprio le potenzialità rivoluzionarie dei lavoratori digitali e la loro importanza nei flussi lavorativi. Non illudetevi però. Questi presunti privilegi sono abbondantemente ripagati da un sovraccarico e una pervasività che i lavoratori tradizionali non conoscono. Il termine netslave (servo della rete) rende l'idea?
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13.2.04
Ragionamenti e illusioni sulla professione
Le professionalità sul web sono molto sfumate. Probabilmente essere webmaster assume significati diversi, persino nelle stesse pagine di un sito. C'è poi un florilegio di anglicismi webmanager, webeditor, websystemmanager...e chi ne ha di più ne metta...
In questo guazzabuglio di titoli diventa difficile "corporativizzare" le professioni, inoltre, non si chiariscono tanto bene - limiti, funzioni e riconoscimenti. A me questa situazione non dispiace, posso illudermi di vivere un'epoca romantica e pioneristica e posso illudermi di fare un mestiere d'arte.
Segnalazioni
A proposito di mestieri d'arte
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11.2.04
Miss Università...miss tristezza
Girare per le università è un'esperienza piacevole. Centinaia di ragazze e ragazzi fanno bene agli occhi e al cuore. Non invidio i "ministeriali" costretti a convivere con il/la collega belloccio/a che invecchia insieme a loro...Intorno abbiamo sempre la meglio gioventù. Ci fa sentire più vecchi ma decisamente più felici. Questa premessa, per segnalare Universinet, un portale di risorse universitarie, che - tra le altre informazioni utili - pubblica il calendario di Miss Università. Non me ne vogliano le 'effigiate'...ma a me sembrano un po' tristi...
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9.2.04
Se avessi il potere del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America
Il blog di Luca Sofri [www.ilfoglio.it/wittgenstein] segnala un articolo di ABCnews:
Un decreto del Dipartimento di Stato USA impone l'uso del Times News Roman 14, per tutte le comunicazioni ufficiali e vieta l'uso del Courier New 12. Forse, forse non sarebbe una sciocchezza imporre anche noi un Font. Vieterei anche l'uso dei TESTI IN MAIUSCOLO già che ci sono....
Link
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8.2.04
Accessibilità, Usabilità e la Legge
Segnalo quest'articolo di Maurizio Boscarol sulla legge Stanca sui sistemi informatici nella pubblica amministrazione. Condivido la sua preoccupazione. C'è il rischio che nel futuro regolamento attuativo si tenga conto solo dell'accessibilità: [Cito:] Una cosa va infatti chiarita: i siti pubblici potrebbero essere leggibili con gli screen reader e avere i testi ingrandibili, ed essere tuttavia dei pessimi prodotti. Contenere testi vecchi e non aggiornati. Avere un'architettura informativa complicata da usare. Utilizzare un linguaggio incomprensibile ai più fin nelle voci di menu.È ancora presto per capire quali saranno le conseguenze per i siti universitari e in particolari per i "sotto-siti" (Facoltà, Dipartimenti ecc.). Spero che questo non provochi una corsa selvaggia al rispetto delle norme, rimpanucciando e adeguando alla meglio le pagine. Forse sarà il caso di approfittare della opportunità che ci viene offerta dalla legge per un grande movimento ecologico (per parafrasare un titolo di un libro di Boscarol) che punti sull'accessibilità (ce ne bisogno) e sull'usabilità (ce ne bisogno) dell'intero sito universitario. Torneremo a parlarne
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7.2.04
La cosa più difficile: le sezioni interattive
Finchè si pubblicano pagine con contenuti da leggere, il lavoro non è poi così difficile. Ridotto all'osso, il contenuto del web è una questione di Copia&Incolla. Probabilmente è proprio questa facilità a rendere le cose...complicate: ogni 'disegnatore' e ogni 'fornitore' di contenuti si sente autorizzato a colmare questa essenzialità; il primo, arricchendo la pagina di inutili orpelli, a imperitura e lapidaria testimonianza della sua perizia digitale e il secondo, articolando testi e contenuti decisamente illegibili anche per uno sfogliatella di cellulosa, figurarsi per uno schermo luminoscente. Ma il web non è solo il simulacro del testo a video: è anche (sopratutto) interattività; compilare un form, fare un acquisto on-line (affidando un numero di carta di credito a sconosciuti), utilizzare un web content manager, presuppone un'interazione uomo-macchina. Progettare sistemi interattivi facili e comprensibili è una disciplina a parte, merita uno studio... a parte . I successi dei nostri siti web, dei nostri servizi interattivi e, per chi se ne occuperà, dei nuovi servizi multicanali (telefonini, televisione digitale ecc. ecc.), dipenderanno dalla capacità di costruire interfacce interattive semplici e usabili
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4.2.04
Beh ...un po' si esagera
È una grande soddisfazione vedere il proprio nome su una pagina web. Ignoro se questa 'testimonianza' possa essere usata nei concorsi pubblici o nelle referenze con le aziende private. Probabilmente è una grande soddisfazione mettere il proprio nome su Google e vederlo stampigliato sullo schermo...(chi non l'ha fatto...almeno una volta...al giorno?). Però a volte si esagera:
Pagina a cura di: xxxxxx xxxxxxxx
Si ringranzia per la preziosa collaborazione alla progettazione di queste pagine la yyyy wwwwww kkkkkkkk
Questa pagina è stata progettata (e curata fino al jjjjjjjjj) da bbbbbb bbbbbbb
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2.2.04
La Sapienza si muove (non solo in autobus)
Ricevo e pubblico:
facendo seguito all'Assemblea dei Docenti della Sapienza svoltasi il 28
gennaio e alle numerose prese di posizione da parte di molti atenei,
è confermata la giornata di mobilitazione contro il decreto legge
delega Moratti sul riordino della docenza universitaria.
APPUNTAMENTO DI FRONTE AL RETTORATO
GIOVEDI' 5 FEBBRAIO 2004 ALLE ORE 10
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29.1.04
Le Home Page del Professore
Sono 240 le pagine 'personali' di alcuni docenti de La Sapienza. Le abbiamo raccolte in una pagina facilmente raggiungibile dal canale STUDENTI. Di tutte le migliaia di pagine del 'portale', queste sono quelle che amo di più. Qui, il professore si presenta alla Rete e alla comunità scientifica internazionale con il suo prestigio, la sua personalità, il suo modo di insegnare. Diciamo che non tutte le pagine sono (dal punto di vista del web-publishing) impeccabili eppure - rappresentano l'originalità e la sostanza primigenia del web: la condivisione di informazioni della comunità scientifica. Uno spirito che - tra le tante cose - abbiamo il dovere di mantenere e diffondere.
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28.1.04
Non fissarsi sulle 'categorie' di utenti
Molto spesso, quando disegniamo un pagina, abbiamo in mente una categoria di utenti: studente, abile, media cultura, tecnologicamente esperto - oppure - vecchina, disabile, connessione modem, browser di vecchia/nuova generazione, risoluzione 800x600, ecc. ecc.. In base alla 'categoria' costruiamo pagine che dovrebbero soddisfare il destinatario tipo. Non so a voi..ma a me questo modo di ragionare mi pare sbagliato (e anche vagamente discriminatorio). Per quanti sforzi facciamo per incasellare l'utente, stiamo - in realtà -proiettando i nostri desideri e le nostre capacità. Questo modo di ragionare è utile con altri media: un particolare format è per i giovani, la soap-opera è per le casalinghe, i cartoni animati per i bambini...e così via...ma sul web è tutto maledettamente più complicato. Il rapporto è troppo uno-a-uno per tentare generalizzazioni. Quando torno a casa accendo la TV e mi vedo la sit-com o il dibattito. La sit-com perché sono giovane (si fa per dire), il dibattito perché sono colto (si fa per dire). In questo caso posso modulare a mio piacere l’ impegno cognitivo...invece, se guardo un sito internet (persino un sito di modelle), sono costretto ad uno sforzo in più (come si sfoglia la pagina? quanto tempo bisogna aspettare per caricare una foto?). Non è indifferente neanche la tecnologia usata in un determinato momento. Io non sono lo stesso utente quando visito le pagine con la splendida attrezzatura messa a mia disposizione dall'Università e quando invece, utilizzo i miei amatissimi pezzi di modernariato casalinghi. Non parliamo poi delle navigazioni 'compulsive' durante l'orario di lavoro al confronto con quelle rilassate e riflessive dei week-end, oppure quelle stanche e depresse della sera. Conclusione? Cerchiamo di progettare al meglio le nostre pagine, tentiamo di raggiungere un grado zero di comprensibilità e usabilità e ascoltiamo gli utenti...in tutte le molteplici forme che vorranno assumere...
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27.1.04
Aspetta...aspetta...fammi capire
Dunque...ieri hai ricevuto una mail con un attach. La mail era di una certa Elene, e nell'oggetto c'era scritto: Important information for you. Read it immediately !...conosci l'inglese?...credo che significhi piu' o meno: ho delle informazioni per te. Leggi immediatamente. Di fronte a questo ordine perentorio, trovi l'irresistibile desiderio di leggere che c'e' scritto nel messaggio: Hi ! Here is my photo, that you asked for yesterday. (trad. +/- : Ciao! questa è la mia foto che hai chiesto ieri). Il file è allegato si chiama myPhoto.zip...l'hai aperto...e ti sei infettato il computer, e adesso vai cercando qualcuno che ti aiuti!
Ma come si fa...ancora non hai capito che gli allegati NON richiesti non vanno MAI aperti?
Chi Diamine...cosa? La tua fidanzata inglese si chiama Elene? Avete fatto le foto durante la vostra settimana bianca?
Ok...Ok...scusa...ehm...le istruzioni per rimuoverlo sono nel sito Sophos. Fammi sapere se ti serve una mano
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25.1.04
Le stesse funzioni...e qualcosa in più
Su Marte, la sonda marziana Opportunity continuerà a inviare foto. Sull'atmosfera terrestre un’intensa perturbazione, collegata ad una depressione piuttosto profonda, si farà strada molto velocemente dal nord Atlantico in direzione della Francia. Intanto sulla Terra, alla Sapienza, entrerà in funzione il nuovo sistema informatico d'Ateneo per gli studenti. Uno strumento per la gestione dell'attività didattica delle Facoltà, della carriera degli studenti, compresi dottorandi di ricerca, scuole di specializzazione, esami di stato e master. Da qualche anno ormai, gli studenti della nostra università, prima di molti altri loro colleghi, utilizzano (con unanime soddisfazione) INFOSTUD - Servizi Interattivi per gli studenti. Da domani, gli studenti iscritti alla Sapienza potranno aggiungere altre funzioni. Ai colleghi che hanno reso possibile tutto questo...complimenti per l'ottimo lavoro!
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24.1.04
Knowledge Management
Origliando una conversazione al telefonino:
il capo mi dice: "non siete pagati per pensare!"
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23.1.04
Ma l'usabilità non è solo un problema nostro!
Leggi, linee guida, rimbrotti degli 'esperti', denunce delle associazioni consumatori con la vocazione del web, letteratura scientifica, addirittura (e giustamente) un Ministero che si occupa di questo, sacrosanta attenzione al problema delle disabilità.
Ormai la usabilità è un vero e proprio must per chiunque si occupi di progettazione di siti web. Chi non si attiene alle (semplici) regole può essere additato al (giusto) pubblico ludibrio. Vorrei la stessa sensibilità e pignoleria anche negli altri aspetti delle interazioni con gli oggetti della realtà. E rimanendo nel mondo 'digitale', vorrei che anche i progettisti e programmatori di software si sforzassero di rendere le applicazioni semplici da usare. Naturalmente le grandi corporation (Microsoft in primis), e la comunità del software libero si sono attrezzate, e, a quanto mi dicono (e leggo) sono attente al problema e gli dedicano molta parte delle loro risorse. Io mi riferisco alle applicazioni realizzate da software house e singoli programmatori, che (senza generalizzare naturalmente) ignorano completamente persino le leggi del buon senso... mi piacerebbe che gli utilizzatori finali di questi software scegliessero (e comprassero) i prodotti che useranno tenendo conto anche della facilità di utilizzo.
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21.1.04
Ecco una mail di protesta che vorrei ricevere
Spesso mi capita di essere dall'altra parte della 'barricata', dalla parte cioè dell'utente costretto a usare i servizi web progettati da altri
Ho scritto una mail di 'protesta'...che vi sottopongo. Ho tolto i riferimenti dell'ente coinvolto. Questo non è un post per sputtanare qualcuno. È solo lo studio di un caso. L'utente Francesco Carnera aspetta una mail dal Customer Care. Il webmaster de La Sapienza cerca di capire gli errori degli altri per ragionare sui propri.
Gentile Customer Care [nessun nome, nessun cognome], vi scrivo per testimoniare un esperienza piuttosto deludente nell'uso del sito www.entepagamento.it.
Cerco di ricapitolare il mio fallimento, sperando di poter essere utile a chi si occupa di progettare
(e, in questo caso, di migliorare) il servizio. Dunque, ricevo il bollettino di pagamento della tassa sui rifiuti con la possibilita' di pagare con la carta di credito dal vostro sito
Bene. Arrivo a casa finalmente rilassato e pronto a procedere...Nella home page...un userID e pwd...mmmm bisogna registrarsi.... (naturalmente non leggo il testo in basso: Scopri i servizi di EntePagamento, il portale della riscossione on line (...) bla bla. Peccato, perchè avrei scoperto che pagare i tributi non è mai stato così facile ...). Clicco su InfoTributi (Info=informazione e non... Pagamento ...avrei dovuto capirlo!). La pagina mi informa che è un servizio informazioni facile e completo...uffa ho capito!...vago a casaccio cercando un link sopratutto perche' c'e' un'accattivante label con scritto *Tassa sui rifiuti*...vabbhe' c'e' pure scritto Informazioni generali sulla TARSU e su chi deve pagarla...(TARSU? perche' la monnezza (romanesco) e' diventato un oscuro acronimo ? E perche' volete informarmi se devo pagarla? Grazie...mi capita spesso di pagare cose che NON devo pagare (?).... Ok...Ok...dopo qualche secondo (ma sul web e' un eternita') scopro che devo Registrarmi....(ah gia' mi pareva)... una pagina fitta fitta di clausole e articolini...(maddai....ti pare che c'e' la 'fregatura'?...sono in un sito di un ente prestigioso...accetto tutto...andiamo avanti
Registrazione utente Light...Light? eccheso' un pacchetto di sigarette?...compilo tutto, mi dimentico qualche campo...ma questa e' colpa mia che sono un po' stanco.
EntePagamento offre agli utenti LIGHT un servizio esclusivo che permette di gestire on line il pagamento (...) in modo sicuro e garantito.
esclusivo, sicuro, garantito....oddio...ma non e' che siete un po'... insicuri ?
Se desideri accedere a tutti i servizi del sito e visualizzare la tua posizione contributiva,
diventa un utente FULL
sono confuso...light, full chi "conta" di piu'? (gif animata... RID On line Scegli la semplicita'...e fino adesso che ho scelto? eppoi che e' sto' RID?
Vabbhe' procedo a diventare FULL....naturalmente faccio un po' di confusione e scopro che mi manderete l'autorizzazione dopo 48 ore, inviandomi - non mi ricordo che cosa - qualcosa via FAX...oddio ma io non ho dato nessun numero di fax! e - giuro! - nessuna finestrella mi avvertiva di comunicare un numero di fax....
Ok...ricomincio...con il mio profilo LIGHT ...solita passeggiata furiosa del mouse alla ricerca di un link...ritorno su InfoTributi...che cosa e' cambiato? C'e' un freccina Entra...sulla famigerata etichetta Tassa Rifiuti:
Devono pagare la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani tutti coloro che occupano o hanno la disponibilità di una casa, (ecc. ecc.)maddai? e io che pensavo che la pagassero solo i padroni di criceti e piccioni (sporcano...oggettivamente) meno male ...stavo per denunciare il comune per estorsione!
Ma di istruzioni per pagare...neanche l'ombra...ok...calma e gesso...guardiamo la pagina...c'e' una una scritta scorrevole *Da Oggi i tributi li paghi on line*...da oggi? ammazza che fortuna...rincorro la scritta sperando ci sia un link...(se "da oggi si paga" .... forse si paga da qui!) ...niente da fare...vado su Sportelli (qualcuno chiama "sportelli" anche quelli "virtuali"...no no.... ho sbagliato....intanto la sessione e' scaduta...giusto...giusto... questioni di sicurezza....
Riaccedo....sotto Tassa Rifiuti...non avevo notato *Come pagare*...ok...ci siamo Concessionario, Ufficio Postale, Sportello bancario...ok proprio quello che volevo evitare ....ma il pagamento on-line....bho? neanche l'ombra Quasi Quasi sto per rinunciare....c'e' T@X Paga i tuoi Ruoli online...."Ruoli"...che significa?.... Paga on line inserendo gli estremi della cartella di pagamentocartella di pagamento (cos'e' una cartella di pagamento?) vabbhe' non ho nulla da perdere...procediamo Ti ricordiamo che il servizio di pagamento ENTEPAGAMENTOHOME è attivo dalle 02.00 alle 18.30 Porc.....potevate scriverlo prima? Procedo...tanto per curiosita'....arrivo a Pagamento Bollettino RAV Altra sigla...RAV... che significa? Insomma....sono veramente esausto.... Potete convincermi ad utilizzare il vostro servizio....oppure e' meglio che uno tonto come me vada a fare la file alla posta? A proposito....oggi scadeva la rata....non e' che mi multeranno?
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19.1.04
Lavori da professionista
Un nostro gentile visitatore ci scrive (tra l'altro):
(...) credo che ognuno debba fare il proprio mestiere (...) Riferito ad una critica di una 'sezione' del sito universitario È giusto: ognuno deve fare il suo mestiere. Ma a... 'grattare' un pochino la 'superfice' del problema vengono fuori altre questioni:
Chi può fare 'il mestiere del web':
il grafico?, il programmatore?, l'architetto (dell'informazione)?, il filosofo (non è una battuta...moltissimi laureati in filosofia si occupano di web con risultati eccellenti), il bibliotecario?, il sistemista?..
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17.1.04
Tanto lo sanno!
Capita a volte che gli 'esperti del contenuto' producano documenti per il web...particolarmente laconici e oscuri. Di fronte alle mie richieste di spiegazioni, alcuni colleghi mi spiegano: "tanto chi è interessato....lo sa!"
Questa convinzione nasce da un errata concezione del sito universitario: un gigantesco deposito di fotocopie dove l'utente "attinge" guidato dalle indicazioni date allo "sportello", lette su "altre fotocopie", dai passaparola. Proviamo a spiegare dov'è l'errore:
Anzitutto c'è un stacco cognitivo tra quello che io apprendo nella realtà reale e quello che leggo sullo schermo: sarà questo il modulo che mi hanno detto di scaricare?...Le istruzioni che mi hanno dato...le avrà capite pure il webmaster che le ha pubblicate?, perchè devo fare due fatiche: cercare le informazioni (magari muovendosi da casa per questo) e trovarle su internet (dove, per un sottile pregiudizio - per definizione - nun se trova mai gnente!) ?
D'altronde, è abbastanza normale che chi conosce la materia non si renda conto che ci sono altri che ne sono completamente all'oscuro. Per questo - scherzando con i colleghi - rivendico la mia totale ignoranza delle cose amministrative-burocratiche . Cerco di non diventare un addetto ai lavori, non voglio impossessarmi di una competenza, di un gergo, di una modalità. Solo così riesco a fare pagine chiare e esplicative. Non per un utente medio , non per un profilo definito di utenti ma per me stesso!
Chi scrive e progetta per il web dovrebbe avere sempre in mente quello che Steve Krug chiama il test del portabagagli:
Immaginate di essere stati bendati e rinchiusi nel portabagagli di una macchina, portati un po' a spasso e alla fine scaricati da qualche parte su una pagina nelle viscere di un sito web. [KRUG Steve, Don't make me Think. Un approccio di buon senso all'usabilità web. ed. HOPS, Milano 2000].
Se riuscite ad avere chiaro dove siete, cosa potete fare...la pagina è ben progettata.
Leggere le istruzioni
"Vabbhè ma almeno leggete le istruzioni!". Questo proprio non lo capisco. Devo studiare, devo fare ricerca scientifica, devo amministrare l'università...questo mi costa uno sforzo, un impegno. Perchè dovrei aggiungere anche lo studio, la lettura, la comprensione di cose che solo la vostra (nostra) pigrizia impedisce di fare meglio? Perchè devo capire una cosa invece di usarla?
Se a questo aggiungiamo il fatto che le istruzioni sono perlopiù scritte in modo incomprensibile...
Complicazione come selezione
Fino a qui ci siamo occupati di pigrizie, di distrazioni, di atteggiamenti sbagliati. Ogni volta che parlo di queste cose trovo sempre interlocutori sensibili, che capiscono il problema e si sforzano - insieme a me- di risolverlo. Ma come tutte le cose che riguardano gli habitus mentali si fa presto a costruirci una teoria, una giustificazione, un dogma. Ci sono persone che pensano che le cose complicate selezionano l'interesse: in altre parole, solo chi è veramente interessato si prenderà la briga di capire. Questa convizione (radicata più di quanto si creda) è il vero rischio di chi pubblica sul web. Vorrei dimostrare che è esattamente il contrario: la perspicuità, la nettezza chiama le persone interessate, le cose oscure, un po' ingarbugliate danno invece l'impressione che si può sempre 'provare'...tanto...si capisce che è una cosa un po' fumosa...
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16.1.04
Nelle pagine web della Sapienza non c'è il bottone dell'Home Page
Cito più o meno a memoria: "Il logo del sito deve essere in alto a sinistra. Il logo deve essere cliccabile e tornare all'home page. Molti utenti non conoscono questa convenzione, quindi, ogni pagina, deve avere il link all'home page del sito con l'etichetta che indichi chiaramente Home Page. " [manualistica e esperti vari]
Su www.uniroma1.it c'è solo il logo cliccabile. Il coraggio di innovare :-)
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15.1.04
Assistenza agli utenti: elogio
Diciamolo con franchezza: molti colleghi giudicano l'attività di call-center come una riduzione di professionalità. Rispondere al telefono o a una mail - forse - non sarà gratificante, ma è un errore considerarlo un lavoro per 'livelli inferiori'. Anzi. Più si è coinvolti in un progetto e più il contatto con l'utente finale - il feedback - aumenta la conoscenza complessiva dello strumento, la capacità di raffinare e migliorare il servizio. Le 'verifiche' con l'utenza, l'accoglimento dei suggerimenti, la pazienza nei confronti di chi incontra difficoltà ad utilizzare i servizi informatici diviene valore aggiunto del proprio lavoro e della propria professionalità.
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5.1.04
L'uso dei colori sul web
I writers sono gli artisti che dipingono gli immensi graffiti sui muri (le metropolitane, i treni ecc. ecc.). Qualche tempo fa leggevo un' intervista ad uno di loro. Sosteneva che il difficile è il primo tratto di spray: l'adrenalina da paura, la creatività e la perizia prendono la mano. Dopo poco diventa tutto più facile. Non si smetterebbe più. Non c'e' pezzo di muro o lamiera che non vorresti riempire di colore e di forme. Credo, con le debite differenze, che sulle pagine web sia la stessa cosa. A parte l'eventuale reato commesso (ma in fondo 'committenti' e 'utenti' non sono i severi vigili del nostro lavoro?) - anche sul nostro editor preferito si dispone una superficie 'bianca' pronta ad essere 'graffiata' dal nostro esprit creativo. Man mano che si acquista sicurezza può succedere che si voglia 'colorare' la pagina... marcare in modo profondo e possibilmente scioccante l'esperienza dell'utente. Qui nascono i dolori: chi non ha una particolare perizia nella scienza del colore può 'esagerare' o associare colori sbagliati. E' come mettersi una cravatta sbagliata. La mattina, davanti allo specchio sembra perfetta...poi i colleghi (soprattutto le colleghe) faranno notare l' inguacchio cromatico. A complicare le cose sono i 'destinatari' delle pagine: quante volte, di fronte a pagine assolutamente caledoiscopiche, il cliente ha un sussulto d'emozione? E quante volte invece, di fronte ad una pagina assolutamente equilibrata e perfetta si reagisce con un indifferente: "carina...ma poco...evidente". Dovremmo controllare il nostro personale set cromatico, ricordarsi che il colore uniforme (al massimo due colori ben associati) è la cosa migliore. Solo con una pagina così progettata è possibile evidenziare gli elementi nel loro giusto equilibrio e nella loro giusta 'gerarchia' dei significati. Dovrò ricordarmelo.
Nota
L'argomento sull'uso dei colori sul web è trattato in modo molto più autorevole (e chiaro) da Jeffrey Veen.
Non c'entra molto...ma dal momento che ne abbiamo parlato: www.graffiti.org
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4.1.04
Magie di Flash
Approfittando di queste vacanze natalizie ho dato un'occhiata a FLASHMX©, il programma di Macromedia per realizzare animazioni e grafica sul web. Ero rimasto alla versione "5" e ne avevo ricavato la sensazione che poteva essere tuttalpiù un bel 'giocattolo' per affondare ogni mia velleità di grafico. Superai la mia inadeguatezza e la mia frustrazione sfogando la mia rabbia repressa su tutti i siti che utilizzavano questa tecnologia, rimproverandone l'assolutà inutilità e dannosità. Studiando quest'ultima (penultima?) versione, mi pare che di strada ne è stata fatta. Dal... cartone animato...semplificato a un potente strumento di programmazione di eventi multimediali... Il programma incorpora un linguaggio di scripting che consente di gestire il "filmato" in molti modi diversi, compresa un'avanzata modalità interattiva. Un prodotto utile quindi, non solo per abbellire (?) pagine o spillare soldi ai clienti (un conto è farsi pagare una pagina HTML, un conto una pagina con rutilanti scritte e foto girevoli - e poi...sono gli stessi clienti che lo chiedono!). Flash può essere utilizzato per progettare esperienze 'immersive' di apprendimento on-line, riempire di 'significati' iconici e metaforici i contenuti e, infine (ma con moderazione...per carità) aumentare l'evocazione 'emotiva' della navigazione in rete. Togliamo di mezzo un equivoco: la pagine in FLASH non sono sostitutive dell'HTML. FLASH è un programma di grafica, l'HTML è un sistema di codifica (per quanto semplificato...e rozzo) del messaggio. La codifica descrive un mondo, un programma di grafica è una modalità di espressione artistica e tecnica di un oggetto.
Approfondimenti
- Site of the Day da www.macromedia.com
- Sul sito Macromedia i casi più interessanti di utilizzo avanzato di flash
- Ingenium Macromedia User Group
- La comunità degli sviluppatori di Flash
- Flashability
- «Comunità di sviluppatori, designer, project managers, information architects, (...) interessati ad un uso intelligente di Macromedia Flash»
- Suggerimenti per un Flash accessibile da www.fucina.web
- Intervista a Kevin Airgid, co-autore di "Flash 99% Good"
e alla Sapienza
Naturalmente anche nel nostro sito troviamo risorse e pagine in FLASH. Questa non è una recensione completa di quello che si trova di bello (e di brutto).
Segnaliamo naturalmente il Laboratorio di Sintesi Multimediale dell'arch. Massimo Casavola [raggiungibile anche da HOME PAGE-->RICERCA-->Laboratori, assistenza e Banche Dati]. FLASH è utilizzato come vero e proprio strumento didattico. Ci sono anche delle Lezioni sull'uso del programma. Alcuni siti sono realizzati in FLASH. Ne elenchiamo qualcuno. Alcuni fatti bene. Altri meno
HOME PAGE-->Dipartimenti
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1.1.04
Pensieri alla vigilia del nuovo anno
Il primo post dell'anno lo dedichiamo a tutti i siti ospitati nel sito universitario. Siamo tra i pochi che linkano direttamente alle pagine gestite autonomamente dai vari centri e strutture. Non applichiamo nessun 'criterio' di qualità tecnica né di conformità a standard 'interni' o 'esterni'. Non anteponiamo 'schede' introduttive e raccolte di informazioni 'congruenti' e 'utili'. Semplicemente facciamo una lista e un collegamento... Siamo fedeli alla visione che i 'portali' debbano essere 'attraversati' dai flussi di informazione. Siamo coerenti con l'idea che i portali debbano essere 'nodo' di una versione ipertestuale dell'ateneo e non una bachecona gigante collocata alla 'porta' (portale) del web. A fronte di questa impostazione rizomatica cerchiamo altresí di essere rigorosi e severi (sopratutto con noi stessi), almeno nella parte che ci compete. Nel fornire servizi agli utenti ci sforziamo di essere attendibili, efficienti e puntuali. Alla vigilia di un altro anno non siamo in grado di dire se questa 'filosofia' reggerà o se invece dovremmo rivedere la concezione 'architetturale', allineandoci al modus operandi degli altri portali universitari. Ma proprio alla vigilia del nuovo anno devo anche avere il coraggio - senza false modestie e senza ipocrisie - di dichiarare che l'aver fatto affiorare la 'creatività' multiforme e un po' trash di molti webdesigners improvvisati (e, diciamolo, anche un po' presuntuosetti) ha di fatto abbassato la 'qualità' del sito e messo un po' in ombra un servizio che considero tra i migliori nel panorama universitario italiano.
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Riferimenti utili
Rassegne stampa università
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